La primavera è la stagione della rinascita….Tutto ciò che abbiamo accumulato (ama – tossine) durante l’inverno, con il freddo della stagione si è cristallizzato, è importante aiutare il nostro organismo nel naturale processo di scioglimento attraverso il fuoco/calore (tejas) per purifare e rinvigorire il sistema psicofisico. La primavera è una stagione di nuovi inizi e rappresenta la liberazione dell’energia del cuore immagazzinata durante l’inverno. E’ in questo periodo che si devono piantare i semi della salute per l’anno futuro.
Di fatto il termine Vasanta, che definisce appunto la stagione primaverile, deriva dalla radice “VAS” che significa ” ciò che brilla” o “ciò che spazza via”. È la stagione in cui Kapha dosha è al massimo della fase di accumulo, ma in cui i sensi si risvegliano…si lascia alle spalle il buio dell’inverno, si ha voglia di tornare alla vita, alla natura, ci si rinnova. Secondo l’Ayurveda è importante assumere cibi leggeri e cotti, dal sapore amaro per favorire la depurazione del fegato e perchè no fare brevi digiuni o semi digiuni a base di frutta e verdura, cominciare a indossare indumenti meno pesanti, fare un bagno caldo ogni due giorni con curcuma e sale o zenzero per permettere il rinnovamento della pelle e favorire la sudorazione per espellere tossine, oliazioni (snehana) sul corpo attraverso automassaggi con olio medicato o di sesamo (taila) secondo la propria costituzione o sottoporsi a trattamenti ayurvedici come il massaggio Abhyangam o ancora meglio il massaggio drenante Neerabhyangam, fomentazioni come Pinda sweda o Swedana.
La terapia emetica in questo periodo può essere di grande aiuto per espellere gli eccessi di kapha. Aiutare i nostri sensi che si risvegliano: udito, olfatto, gusto e vista con oli e trattamenti specifici come il Netra vasti, lavaggi nasali, fumigazioni per le orecchie e pulizia del cavo orale. Anche la mente va coccolata con sadhana specifiche come posture yoga che aumentino il fuoco interiore, come ad esempio il Surya Namaskar, respirazioni di fuoco come la respirazione a narici alternate o Kapalbati, evitare fumo e alcolici.
Alcune pratiche di purificazione si possono inserire nella routine quotidiana, come ad esempio bere una tazza di acqua calda con miele e limone, al mattino appena svegli, evitare latticini e formaggi e cibi pesanti, assumere spezie piccanti e riscaldanti, come ad esempio quelle contenute nel rinomato TRIKATU: pepe nero, pepe lungo e zenzero sia sotto forma di decotto che come condimento per le pietanze, praticare la purificazione Shank Prakshalana (qui descritta https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2667895366650308&id=521147007991832 ) e Antar Mouna, ovvero la pulizia della mente attraverso il silenzio interiore.